La parrocchiale di S. Giacomo (ante 1634-74) sorge nel nucleo più antico di Nughedu Santa Vittoria, anticamente compresa nella diocesi del Barigadu, e prospetta su un'ampia piazza della quale costituisce lo scenografico fondale architettonico. V. Angius, che definisce l'edificio «piuttosto di bella forma e decente», riporta l'epigrafe un tempo collocata nel coro e oggi scomparsa, datata 1634 e concernente la fine dei lavori di costruzione, riferibile, con ogni probabilità, al solo interno, essendo procuratore Gregorio (o Georgio) Plassa: "PROCVRANTE GREGORIO PLASSA HOC OPVS PERFECTVM FVIT ANNO A NATIVITATE DOMINI M. DC. XXXIIII".


Il museo è allestito all'interno dell'Oasi di Assai, uno splendido ambiente naturale caratterizzato da graniti, sughere, lecci e macchia mediterranea, nonché area di ripopolamento del cervo e del daino. È annesso alla foresteria del cantiere forestale e ha sede in un edificio ristrutturato che fu ricovero di pastori e greggi, quando quest'area costituiva pascolo pubblico. Vi sono esposti, in un unico ambiente, esemplari impagliati di fauna sarda e pochi altri non sardi (fenicottero, testuggine marina). Un diorama riproduce un angolo di territorio naturale della foresta, con un bell'esemplare di aquila reale (che nidifica nel territorio di Nughedu Santa Vittoria), il topo quercino, la poiana, il daino, cinghiali, donnole, il gatto selvatico, lo sparviere. Sono presenti una xiloteca, con sezioni longitudinali e trasversali di numerose essenze legnose della macchia mediterranea e dell'alto fusto, ed una collezione di minerali e fossili di provenienza isolana. Il materiale esposto è classificato con nome comune, nome scientifico e nome sardo.
Nughedu Santa Vittoria, lasciata la superstrada e a soli 16 Km di distanza si raggiunge percorrendo la strada provinciale n.15.